Enzo Rossi-Roiss

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VERSIFICAZIONE MIRATA

VERSIFICAZIONE MIRATA
(ad personam ficofora)

Giorno verrà in cui un poeta t’investirà
con desideri riconoscibili simili ai tuoi
disattivando ogni filtro intellettuale
disperdendo le rigidità che custodisci

Giorno verrà in cui sarai versiFICAta
con parole scritte armonizzate ad hoc
per far amare & godere & vedere
quanto sono belli i corpi non omologabili

Giorno verrà in cui consentirai desiderante
ammanamenti & abbracciamenti pulsionati
predisposta a fare accadere anche l’inaccadibile
l’1+1=1 orgasmico & orgasmante taoista

Giorno verrà durante il quale le tue nudità
saranno ammanate & orgasmate da carezze
in ogni modo da te favorite & assecondate
conseziente disanagrafata & disanagrafante

Published by rossiroiss, on agosto 28th, 2016 at 1:22 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

COMUNICAZIONE DI UN NONNO ESORDIENTE ANAGRAFATO EXTRA LARGE

Risultati immagini per enzo rossi roiss

A cominciare da oggi 25 agosto 2016, mia figlia Rebecca quarantenne il 2 settembre 2016, risulterà mamma di un primogenito. Iorisulterò nonno debuttante 79enne il 14 settembre 2016 , coetaneo di molti similanagrafati già divenuti bisnonni “badati”. Il neonato risulterà  anagrafato Romeo Manservisi, zodiacato Vergine, destinato ad avere per zio unico il mio primogenito Pietro nato nel 1961: anagrafato come molti suoi coetanei già divenuti nonni.
Scritto ciò continuo scrivendo ciò che segue.

A cominciare dal 25 agosto 2016 risulto, quindi, divenuto nonno di un neonato al quale non potrò raccontare granché del mio vissuto, né illustrare il senso di una estetica personale occasionalmente anche etica, se il mio residuo esistenziale non risulterà costituito da lustri sufficienti per sommare 90 anni. Poiché risulta mio unico nipote un neonato che non potrà utilizzarmi come guida nelle regioni (e ragioni) della intellettualità: un neonato destinato a non poter testimoniare alcunché di tutto ciò che gli risulterà accaduto durante il tempo precedente la sua nascita, come è risultato a ogni altro neonato in ogni tempo.
Scrivo, perciò, qui di seguito versificati anche alcuni “consigli” considerandoli utili come supporto educativo durante gli anni adolescenziali. Con alcune “Annotazioni” opportune… ad usum genitorialità.


AD PERSONAM NASCITURA


Disattiva il tasto pausa della tua struttura cognitiva.

Non arrenderti mai all’evidenza,

sia costantemente tua la missione di scoprire,

nuove prospettive e profondità inesplorate.

Infiltra classificazioni fantasiose disomologanti,

tra le classificazioni già omologate:

idem per quanto riguarda gli insiemi matematici.

Non abbiano serrature le porte della tua mente,

siano le ante d’ingresso di un saloon.

Gli “Esercizi di stile” di Raimond Queneau sia il tuo livre de chevet,

quando intratterrai rapporti ravvicinati e perversi con la scrittura.

Lo zoo del tuo immaginario abbia per attrazioni quadrupedi:

come l’Unicorno e gli Ircocervi provvisti di ali,

come Pegaso e gli Ippogipi, nomati anche Ippogrifi,

compreso il “Fiorebecco” creato dalla Rowling

per le gesta e le opinioni del maghetto “Harry Potter “.

Sia una grande giostra ruotante la tua mente.

Vagheggia la conquista di mondi fantastici

cavalcando ibridi zoomorfi immaginati.

Supponi mentalmente che in ogni circostanza,

oltre ogni orizzonte, c’è un altro orizzonte.

Convinciti che non c’è poesia senza pensiero,

come non c’è pensiero senza momento poetico


ANNOTAZIONI OPPORTUNE
(ad usum genitorialità)


*Il gioco, la fantasia, l’amore siano le componenti fondamentali per il tuo sviluppo psico-fisico.
*Coglierò il mio tramonto e la mia fine pensando alla mia vita nonnesca prolungata dalla tua, morirò così un po’ dopo la mia ultima data che suppongo sempre più ravvicinata dopo lo striscione del traguardo 80esimo già visibile sulla linea del mio orizzonte percepibile.
*Le “magnifiche sorti e progressive” dovranno esserti indicate come meta dai tuoi genitori: capendo in anticipo i tuoi punti di forza e le tue debolezze.
*Non ti manchino mai i genitori, durante il percorso del tuo viaggio esistenziale in cerca di un posto nel mondo dove radicarti e svilupparti, distinguendoti dagli sconfitti destinati a non lasciare alcuna memoria di eccellenza personale. *Quando la mia testa inizierà a giacere nell’eterno riposo, che tu sia in età adulta, abbastanza scolarizzato da pensare autonomamente che la testa del tuo nonno materno ha smesso di affaccendarsi orchestrando virtuosamente parole per la elaborazione di pensieri fertili scritti e pubblicati anche per lettori postumi smartformizzati.
*Che tu sia felice, albergato nella tua interiorità a cominciare dal tuo primo giorno di vita autonoma, con nessun desiderio di fuga dagli altri o da te stesso.

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Testo postato anche come NOTA in Facebook
Published by rossiroiss, on agosto 25th, 2016 at 6:42 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

F. BACON DISEGNATORE IN ITALIA PRO RAVARINO UN AFFAIRE AMBIGUO CHE DESTA SOSPETTOSITA’ CON MILLANTERIE INGANNEVOLI ET SIMILIA

L’affaire ha per protagonista Cristiano Ravarino, sedicente giornalista nato secondogenito a Roma nel 1952 (tra Stefano e Luke Antony), cittadino bolognese dal 1977, free-lance a caccia di scoop mai iscritto neanche tra i pubblicisti. Nel maggio 1981 ha cominciato a darsi reddito commercializzando occasionalmente i primi disegni (7) firmati Francis Bacon, accreditati da una dichiarazione autografa nella quale afferma di averli ricevuti in dono direttamente dall’artista anglo-irlandese gratificato dal loro rapporto omofilo. Tale affaire è l’argomento di un mio libro intitolato “Francis Bacon disegnatore in Italia” pubblicato nel 1998 (divenuto rarità bibliografica: testo, 120 disegni riprodotti, 13 documenti fotografici, pp. 142, in 8° rilegato), non contestato dal Ravarino in alcun modo e con alcuna iniziativa giudiziaria per quanto riguarda il contenuto disagiografico che lo documenta e biografa: appellandolo “…pasticcione, bugiardo, millantatore, mitomane, cialtrone e mistificatore”; notiziandolo in difficoltà successoria nel 1991 con niente da ereditare dalla madre, sfratellato, disoccupato, smogliato; documentandolo protagonista di infortuni in Finarte a Milano e a Cleveland negli USA nel 1996, e nella Artefiera 1997; indagato dai carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico; titolare di un passaporto rilasciato nel 1990 con nessun visto per l’ingresso negli USA. La sospettosità titolata scaturisce dall’affaccendamento espositivo e promozionale di disegni firmati Francis Bacon attivato dall’avvocato Umberto Guerini e dall’editore Christian Maretti, successivamente a una sentenza del Tribunale di Bologna alla fine di un processo a carico del Ravarino imputato della detenzione e commercializzazione di disegni in gran quantità (165?) firmati Francis Bacon, quasi tutti diversi da quelli in tourné espositiva.L’ambiguità connota, invece, la disponibilità di disegni baconeschi provenienti dal Ravarino in gran numero (più di 100) per l’allestimento di esposizioni (anche contemporanee) ovunque possibile, con ogni spesa a carico del trio Ravarino-Guerini-Maretti (esemplari le expo a Venezia, Milano, Cento e Buenos Aires): la stessa ambiguità che connotta la evidenziazione linkata nella bacheca Facebook dell’avvocato Guerini soltanto delle notizie agiografiche velinate nel web, degli esercizi scrittòrii di alcuni neo-baconologi mallevadori appositamente assoldati e della locazione di spazi espositivi privi di plus-valore capitalizzabile presso le case d’asta e le istituzioni museali blasonanti. http://www.facebook.com/umberto.guerini?ref=ts

MILLANTERIA INGANNEVOLE n.1 – La muestra de Bacon, que se podrá visitar hasta el 19 de agosto en el Centro Cultural Borges, es una selección de los bocetos exhibidos en la Bienal de Venecia en 2009. http://www.publico.es/viajes/326362/exposiciones/argentina E’ organizzata nell’ambito della 53. Biennale di Venezia ma, di fatto, si tratta di un evento slegato e straordinario, un unicum: e’ la mostra di disegni di Francis Bacon intitolata La Punta dell’Iceberg, e ospitata a Cà Zenobio degli Armeni a Venezia, già sede del padiglione della Repubblica Arabo Siriana. http://www.undo.net/cgi-bin/undo/pressrelease/pressrelease.pl?id=1244110486&day=1244152800

E’ millanteria ingannevole l’affermazione che i 40 disegni esposti a Buenos Aires costituiscono una selezione dei 20 disegni esposti a Venezia in concomitanza con la Biennale 2009: fuori dalla Biennale, però, e dal catalogo che la documenta.

MILLANTERIA INGANNEVOLE n.2 – El pintor irlandés dibujaba sin ninguna finalidad comercial y fue regalando sus obras a sus amigos, que mantuvieron en secreto su faceta de dibujante, explicó el crítico de arte británico Edward Lucie-Smith, que fue amigo de Bacon. El periodista italiano Cristiano Ravarino fue quien recibió el mayor número de ilustraciones, del mismo modo, apuntó Lucie-Smith, que el italiano Miguel Ángel (1475-1564) dibujaba para complacer al joven Tommaso Cavalieri.

E’ millanteria ingannevole Edward Lucie-Smith amico di Francis Bacon vivente, poiché il Lucie-Smith non risulta abbia curato expo di Francis Bacon precedenti l’expo allestite con disegni provenienti dal Ravarino, e la Bibliografia Consultata e pubblicata in “La punta dell’iceberg” da Umberto Guerini, avvocato del Ravarino, non lo comprende tra i critici d’arte esegeti prestigiosi ed essenziali della pittura di Bacon. Idem la bibliografia essenziale che correda le pubblicazioni monografiche più prestigiose editate per glorificare l’artista anglo-irlandese.

MILLANTERIA INGANNEVOLE n.3 – Los dibujos de Bacon fueron durante años motivo de una larga controversia sobre su verdadera autoría, que concluyó en 2004 cuando un tribunal italiano verificó definitivamente su autenticidad. http://www.elsur.cl/base_elsur/site/artic/20100703/pags/20100703081838.html Los dibujos de Bacon fueron durante años motivo de una larga controversia sobre su verdadera autoría, que concluyó en 2004 cuando un tribunal italiano verificó definitivamente su autenticidad, explicó hoy a Efe el comisario de la muestra, Massimo Scaringella. http://www.larazon.es/noticia/7948-los-polemicos-dibujos-de-francis-bacon-en-buenos-aires Nel 2003 Ravarino finisce sul banco degli imputati, accusato di aver falsificato 165 opere dell’artista. Un anno dopo, il processo si conclude con l’assoluzione dell’ex ragazzo bohémien e una sentenza in cui il Tribunale di Bologna nega che quei disegni siano falsi, pur se non ne certifica l’autenticità. http://www.ilgiornale.it/cultura/venezia_disegni_bacon_ca_zenobio/01-09-2009/articolo-id=379098-page=1-comments=1

E’ millanteria ingannevole l’esibizione di una sentenza giudiziaria autenticatoria dei disegni esposti e promossi dal trio Ravarino-Guerini-Maretti. La controversia giudiziaria, durata dal 1997 al 2004, non ha verificato nè sentenziato definitivamente l’autenticità dei 20 disegni esposti a Venezia, né dei 33 esposti a Cento, nè dei 40 esposti in Argentina/Buenos Aires, né dei 40 esposti in Portogallo/Evora, tutti riprodotti in cataloghi pubblicati dall’editore Maretti, accreditati da baconofili debuttanti, assoldati (usati) come neo-baconologi per la cosiddetta “bisogna” contingente e poi (alcuni) discriminati (Agazzani e Riva): non precisando che i giudici del Tribunale di Bologna hanno fatto esaminare a Paul Nicholls e Giorgio Soavi, prima di “giudicarli”, disegni diversi da quelli che risultano pubblicati in libri e cataloghi non editati da Maretti. http://rossiroiss.wordpress.com/2008/01/03/francis-bacon-disegnatore-in-italia/ “E’ molto probabile che il dubbio sull’autenticità o meno dei disegni dalla collezione Ravarino non si assopirà con questa mostra veneziana, anzi. Ma è certo che questa vuole essere un confronto aperto, libero e diretto. Se non porterà ad una risposta certa – ha scritto l’Agazzani – almeno arricchirà un appassionante romanzo giallo di un sequel che si preannuncia già denso di suspence”. http://www.undo.net/cgi bin/undo/pressrelease/pressrelease.pl?id=1244110486&day=1244152800

MILLANTERIA INGANNEVOLE n.4 – Alberto Agazzani giornalista, storico dell’arte e della musica, critico d’arte e musicale e art senior curator, over 40 di Reggio Emilia, ha curato oltre 250 mostre in Italia e all’estero, pubblicando oltre 100 fra cataloghi, monografie e saggi compreso “Francis Bacon. I Disegni”, Biennale di Venezia, Venezia, giugno-novembre 2009. Sic! in un esercizio scrittòrio agiografico autocurriculante webizzato: http://www.equilibriarte.org/site/albertoagazzani/bio,con l’annuncio che sarà curatore di expo allestite con disegni soltanto baconeschi a Berlino e a Guastalla con disegni di Ballthus (in duo come col Guercino a Cento).

E’ millanteria ingannevole il testo autobibliografato dall’Agazzani come “saggio” personale biennalizzante pubblicato dall’editore Maretti, per curricularsi baconologo biennalizzato, tacendo che lo stesso editore ha poi considerato inopportuno intrattenere altri rapporti, discriminandolo come esegeta mallevadore di altre expo baconesche. L’Agazzani ha scritto il testo pubblicato dal Maretti per presentare, occasionalmente e opportunisticamente, in duo con l’inglese Lucie-Smith, l’expo dei 20 disegni ravarinierati in una sala della Cà Zenobio a Venezia locata dal Maretti: una expo concomitante con la Biennale, ma estranea alla stessa, che sarà ricordata dalla Collegio Armeno per il contenzioso generato. Ruolandosi successivamente pentito e in conflitto col Maretti & C., tanto da scrivere in una mail indirizzata a rossiroiss@libero.it: “(…) Il mio saggio in catalogo è stato duramente criticato da Maretti e da Guerini perchè, a loro dire, lasciava ancora ampio spazio al (doveroso) dubbio, quando invece s’aspettavano, come pare abbia fatto Sgarbi, un’assoluta certificazione (valida solo nel loro cervello) dell’autenticità di quelle carte. Visti i passi successivi dai quali mi sono subitamente tirato fuori (una mostra a Milano in uno spazio notoriamente in affitto, Palazzo Durini, e l’inopportuna mostra a Cento, luogo ameno ma scomodissimo, sopra tutto con 40° all’ombra, nonchè il coinvolgimento di un collega tristemente condannato in due gradi di giudizio per abusi su minori…” (…) E’ millanteria ingannevole anche l’annuncio di expo a Berlino e Guastalla, allestite con disegni firmati F.Bacon, scritto dall’Agazzani, stante il conflitto in atto tra il neobaconologo reggiano e il trio Ravarino-Guerini-Maretti.

MILLANTERIA INGANNEVOLE n. 5 – L’expo a Cento è stata realizzata a costo zero per il Comune, col beneplacito dell’Assessore alla Cultura locale (Daniele Biancardi), che l’ha considerata evento capace di suscitare “…una risonanza internazionale” tanto da dare a Cento “…un’immagine sul piano artistico di tutto rispetto”, supponendola replicata successivamente “…a Londra, Parigi, New York, dando alla città di Cento un rilievo internazionale”: (sic! in Cento per Cento, anno V, n. 46).

E’ millanteria ingannevole massmediatica dichiarare expo-star, portatrice di risonanza internazionale, l’expo Guercino-Bacon, allestita con sette piccoli disegni del Guercino e 33 del Bacon: annunciandola come expo accompagnata a un catalogo, edito da Christian Maretti, con approfonditi testi di Vittorio Sgarbi, Duccio Trombadori, Edward Lucie Smith e Alessandro Riva (quest’ultimo autore, tra l’altro, del libro “Indagine su Bacon, Il mistero svelato dei ‘disegni italiani’ del grande pittore inglese”, edito da Christian Maretti) ed un testo dell’avvocato Umberto Guerini che ha seguito la vicenda legale nel ruolo di difensore dell’imputato Cristiano Ravarino. http://www.gregarte.it/i-disegni-di-francis-bacon-e-del-guercino-in-mostra-a-cento-fe/ Ingannevole perché l’expo Guercino-Bacon è stata poi realizzata a Cento (a costo quasi zero per il Comune), accompagnata a un catalogo edito da Maretti, ma privo del testo approfondito di Alessandro Riva defenestrato in corso d’opera, perché considerato inopportuno, causa una condanna giudiziaria per abusi su minori.

MILLANTERIE INGANNEVOLI n. 6 e 7 – Maretti Arte Monaco, nata nel 2002: (24 Avenue Princesse Grace – 98000 Monaco – Telfax.00377.97771777 –http://www.marettiartemonaco.com/ info@marettiartemonaco.com). Bit Art Gallery nata nel 2009: (Suite 128 – Business Design Centre – 52 Upper Street – London N 1 0QH – United Kingdom – Mob. +447824446890 – Tel. +39051238105 – www.bitartgallery.com – info@bitartgallery.com).

Sono due millanterie in gannevoli perchè proposte come astute referenze espositive e commerciali, responsabili della “… costituzione e presentazione al pubblico della più vasta e ricca collezione di disegni su carta del maestro inglese Francis Bacon”. E garanti (in ogni senso e a tutti gli effetti) di una “…collezione che vive in maniera autonoma la sua graduale presentazione al pubblico attraverso mostre di respiro internazionale, la prima delle quali si è tenuta alla Biennale di Venezia, presso Palazzo Zenobio degli Armeni”.La Maretti Arte Monaco e la Birt Art Gallery London sono state webizzate, poi silenzio massemediatico assoluto. Domande: Che fine hanno fatto? La Big Art Gallery (una galleria nel sacchetto) è stata concepita come escamotage ingannevole, con utenza telefonica fissa bolognese ad hoc per le info?

LE MILLANTERIE INGANNEVOLI ravariniane datate 1981-1998, foriere di ogni millanteria successiva, risultano smascherate e documentate nel mio libro intitolato “Francis Bacon disegnatore in Italia”, dove è possibile leggere: “La nostra opinione è che il Ravarino si sia annodato male ai disegni firmati F. Bacon in suo possesso: annodandosi male a cominciare dal principio. E che si sia riannodato successivamente tante altre volte sempre peggio per rafforzare il malfatto nodo iniziale… E si è ritrovato sospettato, indagato, processato… Per aver millantato di aver goduto credito (omofilo) presso Bacon. Per aver leggendarizzato alcuni micro-eventi (partouzes) che lo hanno avuto testimone e co-protagonista. Per aver automitizzato patologicamente, la professione giornalistica, esercitata episodicamente svolgendo inchieste il cui costo non è mai stato pari al ricavo (p. 62). Quasi certamente il Ravarino ha vissuto un incontro reale con Bacon. Con l’immaginazione l’ha migliorato. Narrandolo ripetutamente dal dicembre 1980 ai nostri giorni, ogni volta ha riferito ai suoi interlocutori nuovi particolari. Tra realtà e invenzione si è autoaffascinato come protagonista e narratore solitario autoreferenziale di un evento eccezionale. Credendo e continuando a credere in ciò che ha inventato per enfatizzare di volta in volta un vissuto altrimenti modesto e marginalizzante (p. 63)”.

ADDENDA CONCLUSIVA  – Rebus sic stantibus, poiché i disegni firmati F. Bacon, gestiti e promossi dal trio Ravarino-Guerini-Maretti, risultano esposti in locations mercenarie disponibili come e quanto le suites alberghiere nelle quali è possibile soggiornare con indentità documentate anche da passaporti falsi, oppure in location surroganti, accreditati da simil-esegeti neo-baconologi mallevadori  d’occasione, assoldati a buon prezzo di volta in volta per la bisogna scrittoria contingente, concludo scrivendo alcune domande alle quali è possibile rispondere.

- A quale casa d’aste con insediamenti internazionali, come Sotheby’s e Christie’s, è possibile affidare in conto vendita i disegni firmati F. Bacon provenienti dal Ravarino?

- In quale fiera dell’arte come Art Basel, Arco Madrid, Artefiera Bologna è possibile esporli accreditati da una galleria d’arte incontestabilmente internazionale?

- Quale museo con buona e indiscutibile reputazione nel mondo dell’arte e dell’artisticità è disponibile per l’allestimento di una loro esposizione?

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(Postato anche in:: http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2516059.html)Riconoscibili nella foto (da sinistra): Edward Lucie-Smith e Cristiano Ravarino.Riconoscibili nella foto (da sinistra): Edward Lucie-Smith e Cristiano Ravarino.Sono riconoscibili (da sinistra): Umberto "Umbi" Guerini, Edward Lucie-Smith, Cristiano RavarinoSono riconoscibili (da sinistra): Umberto “Umbi” Guerini, Edward Lucie-Smith, Cristiano RavarinoAlberto AgazzaniAlberto Agazzani

Published by rossiroiss, on agosto 3rd, 2016 at 7:42 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DEL BACONOLOGO POSTUMO NOMATO EDWARD LUCIE-SMITH ASSOLDATO PER ACCREDITARE DISEGNI FIRMATI BACON

La bibliografia essenziale selezionata da Rudy Chiappini per il Francis Bacon edito da Skira, catalogo della grande expo allestita in alcune sale del Palazzo Reale a Milano (5 marzo-29 giugno 2008 – http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp/idelemento/49785), comprende anche il mio libro “Francis Bacon disegnatore in Italia” edito nel 1998. Non comprende, invece, alcunchè di Edward Lucie-Smith, cittadino britannico nato nel 1933 a Kingston in Giamaica, suo luogo di residenza fino al 1946, baconologo postumo e poligrafo divulgatore, più che esegeta ed estetologo, assoldato dal trio Ravarino-Guerini-Maretti per essere esibito e massmediatizzato come baconologo tra i più esperti e attendibili, personaggio addomesticato (anche domestico), rassicurante perchè ha tratti somatici inciccioniti e ipercriniti che non dissimulano la loro vecchiezza.
Alcune domande sollecitano risposte, stando così le cosiddette cose:
- Sono stati informati di ciò tutti coloro che hanno scritto testi di presentazione per i cataloghi delle esposizioni di disegni firmati Francis Bacon, provenienti da Cristiano Ravarino, presenziando le loro inaugurazioni a Venezia, Milano, Cento e Buenos Aires?
- Alle Istituzioni che hanno concesso il patrocinio e la location per ognuna delle esposizione è stato detto che nessuna delle pubblicazioni elencate nella scheda che bio-bibliografa il Lucie-Smith in Wikipedia fino al 2004 (http://en.wikipedia.org/wiki/Edward_Lucie-Smith) ha per argomento Francis Bacon?
- Chi ha scritto ruolandosi baconiano gregario, ha svolto ricerche per verificare chi tra i bio-bibliografi baconiani d’antan ha repertoriato testi critici firmati Edward Lucie-Smith, scritti per presentare o recensire esposizioni allestite con opere di Francis Bacon, precedenti le esposizioni organizzate e propagandate dal trio Ravarino-Guerini-Maretti?
Sia commentato e divulgato ad libitum questo testo.

Edward Lucie-Smith

Published by rossiroiss, on luglio 19th, 2016 at 7:47 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DI CRISTIANO RAVARINO BACONOMOFILO DICHIARATO BENEFICATO DA FRANCIS BACON CON DISEGNI ACCREDITATI DA BACONOLOGI GREGARI

Bacommedia O Bacongedia?
Baconofagia O Baconoclastia?
Baconburla O Bacontruffa?
Baconapogrifi O Baconautografi?
Baconnsì O Baconnò
Or che ce l’ho cosa ne fò?

(MEMENTO A FUTURA MEMORIA – Già variamente postato così datato 12 luglio 2010 )

In trio con l’avvocato Umberto Guerini e l’editore Christian Maretti, Cristiano Ravarino ha cominciato a esibire in tournée espositiva i “suoi” disegni firmati Francis Bacon a Venezia, durante i mesi della Biennale 2009, in due sale di Cà Zenobio appositamente locate per la cosiddetta bisogna, esponendoli poi a Milano in Palazzo Durini, prima di esporne 33 a Cento nella Pinacoteca Civica “Il Guercino (fino all’8.11.2010), con alcuni (sette!) disegni del Guercino, in contemporanea con altra esposizione di altri disegni (40) nel Centro Cultural Borges a Buenos Aires (fino al 19.8.2010) e nella Fundacao Eugenio Almeida a Evora in Portogallo (5 luglio- 3 ottobre 2010). Intenzionato ad esporli ovunque perché siano considerati autentici al punto da essere presi in considerazione come business dalle case d’asta Sotheby’s e Christie’s
Senza specificare in ogni occasione espositiva, però, se sono i disegni protagonisti della vicenda giudiziaria che lo ha avuto protagonista dal 1997 al 2005, oppure sono “altri” disegni. Non comprendendo alcun disegno dei 120 che illustrano il mio libro “Francis Bacon disegnatore in Italia” Iles Celébès Editios, Geneve) presentato e promosso nella Artefiera 1999 (http://rossiroiss.wordpress.com/2008/01/03/francis-bacon-disegnatore-in-italia/). Nè comprendendo alcun disegno dei 41 venduti (sequestrati) al Prof. Francesco Martani e dei 25 venduti (sequestrati) al notaio Angelo Guerrini:repertati dal Tribunale di Bologna. Assenti anche quelli venduti a Giorgio Soavi e ad altri amatori, senza contare quelli scambiati con i pittori Pozzati, Saliola et altri amatori bolognesi (oltre a quelli divenuti mia proprietà).
Non ha specificato ciò perché i disegni esposti sono tutti disegni (astutamente occultati), quasi certamente mai sequestrati (come quelli che possiedo), né indagati, dalle autorità inquirenti per essere giudicati dal Tribunale di Bologna che ha emesso una sentenza a suo carico (difensore l’avv. Umberto Guerini) nel cui dispositivo risulta scritto:
“La lunga vicenda processuale alla quale il Ravarino ha assiduamente partecipato per sostenere con determinazione la sua innocenza, non ha potuto chiarire a fondo la sostenibilità e la sussistenza della ipotesi accusatoria.(…) I contorni di questa lunga e accidentata relazione sentimentale (tra il Ravarino e il Bacon) non sono nitidi; né potrebbero esserlo per le reciproche esigenze di riservatezza che hanno impedito di renderla pubblica. Per cui il racconto (del Ravarino) appare da un lato verosimile, punteggiato di riferimenti che lo rendono attendibile, e dall’altro tacciabile di mitomania, o quanto meno di esagerazione strumentale. Si ritiene che anche la esistenza del rapporto e dei disegni donati non escluda comunque successive e arbitrarie falsificazioni”. (Dal libro “La punta dell’iceberg” di Umberto Guerini Christian Maretti Editore 2008: un libro-zibaldone privo dell’indice, del colophon e del frontespizio).

Chi sia Cristiano Ravarino l’ho già scritto in più occasioni, biografandolo nel mio libro dettagliatamente con le sue gesta di baconomofilo e le sue opinioni. Questa occasione scrittoria la colgo per scrivere che attualmente è un uomo sovrappeso nato nel 1952, malamente e irreversibilmente smogliato dal 1997, diseredato dal padre Mario, italo-americano morto ottantatreenne nel 1998 a Vergato/Bologna, e ancor peggio sfratellato dal secondogenito Luke Antony , privo di rapporti genitoriali, non avendo generato alcun figlio con Beatrice Beghelli sposata nel 1991, da lungo tempo privo di qualifica professionale relativa ad attività lavorativa produttrice di redditi dichiarati nella apposita denuncia annuale: un uomo che da decine di anni si dà immagine di baconomofilo beneficato da Francis Bacon con disegni, anziché con valuta internazionale cache, per l’affettuosa amicizia manifestatagli in più occasioni a cominciare dal 1980, già ventottenne. Un uomo facebookamiciziato con informazioni bugiarde (l’anno di nascita 1957, anziché 1952, per es.), titolare soltanto di una utenza telefonica mobile e recapito in Casella Postale  962 Piazza Minghetti 40124 Bologna, presenzialista in vernissage e feste private organizzate (con mangimi e bevande agratis) da conoscenti indulgenti e accondiscendenti.
Per quanto riguarda i 33 disegni firmati Bacon esposti a Cento e catalogati da Maretti, condivido il pensiero e il giudizio di Vittorio Sgarbi che riassumo come segue.
Bruttezze disegnate nel peggiore dei modi para-artistici con l’intenzione di sfigurare più che raffigurare caratteristiche somatiche reali conosciute. Oppure disegni d’aprés che non è possibile supporre siano stati eseguiti come studi preparatori per ritratti, poiché non corrispondono a ritratti eseguiti. Opere, quindi, postume, presumibili come opere eseguite eventualmente “dopo” e approssimativamente da mano diversa da quella di Bacon, firmate eventualmente per certificarle opere di suo pugno, malgrado le brutture esecutive che hanno destato e continuano a destare perplessità nei baconologi più prestigiosi e accreditati: opere meritate come doni, anziché valuta internazionale cache, da Cristiano Ravarino giovane amico affettuoso e disinibito, compagno di bevute e partouzes
Tony Shafrazi della omonima galleria d’arte di New York, subentrata alla Marlborough Gallery di Londra nella gestione della esclusiva su Bacon con annessi e connessi , durante una conversazione privata a Venezia sulla terrazza della Guggenheim Collection, sollecitato ad esprimere un giudizio personale su Francis Bacon disegnatore in Italia pro Ravarino, mi ha detto: “E’ un affaire tutto italiano che non mi riguarda, né riguarda i titolari del lascito ereditario di Francis Bacon, per noi sono opere false”. Parere condiviso dai gestori della Galleria Malborough che fino ad oggi è stato condiviso dalle case d’asta Sotheby’s e Christie’s e dalla Tate Gallery.
Sia riscontrato il riscontrabile, a questo punto, per lo smascheramento dell’eventuale truffaldino e di ogni refenza millantata.

Giovedì 11 ottobre 2001, il quotidiano bolognese “Il Domani” notiziò su un’intera pagina l’inizio del processo a carica di Cristiano Ravarino per l’affaire Bacon, titolando: “In aula il giallo dei falsi Bacon”.
In un riquadro della stessa pagina pubblicò questo mio esercizio scrittòrio:

Bacommedia O Bacongedia?
Baconofagia O Baconoclastia?
Baconburla O Bacontruffa?
Baconapogrifi O Baconautografi?
Baconnsì O Baconnò
Or che ce l’ho cosa ne fò?
———————-

Published by rossiroiss, on luglio 12th, 2016 at 8:00 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

AD PERSONAM NASCITURA

(versificazione pour cause)

Disattiva il tasto pausa della tua struttura cognitiva.

Non arrenderti mai all’evidenza,

sia costantemente tua la missione di scoprire ,

nuove prospettive e profondità inesplorate.

Infiltra classificazioni fantasiose disomologanti,

tra le classificazioni già omologate:

idem per quanto riguarda gli insiemi matematici.

Non abbiano serrature le porte della tua mente,

siano le ante d’ingresso in un saloon.

Gli “Esercizi di stile” di Raimond Queneau sia il tuo livre de chevet,

se intratterrai rapporti ravvicinati e perversi con la scrittura.

Lo zoo del tuo immaginario abbia per attrazioni quadrupedi:

come l’Unicorno e gli Ircocervi provvisti di ali,

come Pegaso e gli Ippogipi, nomati anche Ippogrifi,

compreso il “Fiorebecco” creato dalla Rowling

per le gesta e le opinioni del maghetto “Harry Potter “.

Sia una grande giostra ruotante la tua mente.

Vagheggia la conquista di mondi fantastici

cavalcando l’immaginazione.

Supponi mentalmente che in ogni circostanza,

oltre ogni orizzonte, c’è un altro orizzonte.

Published by rossiroiss, on giugno 21st, 2016 at 12:01 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DEL POETA DIALETTALE SALENTINO ALFREDO MANGELI EDITATO IN PRIMIS NEL 1960/61 A NOVOLI/LECCE

Fino a prova contraria, come suol dirsi, Alfredo Mangeli è stato pubblicato e notiziato come poeta “in primis” nel 1960 e nel 1961 a Novoli, suo luogo natio, da me, giovane giornalista polimorfo, redattore de “La Tribuna del Salento”, collaboratore/cartapestologo de “La Zagaglia” e di altri media pugliesi, fondatore/editore e autore dei numeri unici “La Giuanna” (3 annate) e “Lu Puercu” (due annate), prima del mio trasferimento professionale e anagrafico definitivamente lontano dal territorio salentino. Siano considerati “Docenti” i  ritagli riprodotti e trascritti qui di seguito.

Quanti libri abbia, poi, scritto e pubblicato firmandomi Enzo Rossi-Ròiss, (commercializzati da Amazon ed eBay), compresi alcuni ebook, lo si può apprendere navigando nel web (dove risulto presente con siti, blog, social, gruppi FB , pagine – Cà Ròiss – Skype, Twitter), dopo aver letto la scheda che mi enciclopedizza in Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Rossi_Roiss .

ALFREDO MANGELI

poeta in erba, una promessa per la poesia dialettale novolese

Non è facile scrivere in dialetto, per riuscirci bisogna rinunciare a scrivere, e soprattutto a pensare, in italiano; ma il Mangeli possiede, sebbene ancora in embrione, le qualità del poeta dialettale. Deve soltanto educarle al possesso delle immagini da tradurre in parole, libero dalla schiavitù della rima, attraverso lo studio dei maggiori poeti dialettali della nostra letteratura.

(Breve testo scritto per presentare quattro poesie intitolate: “Matina e sira”, “La Quaremma”, “La miseria”, “La saggezza te li turnisi”)

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In LA GIUANNA, anno secondo, 17 luglio 1960, numero unico di attualità e umorismo diretto e redatto da Enzo Rossi (futuro Ròiss), autore responsabile di ogni testo non firmato. Sedici pagine (cm. 35×25) con testi vari firmati anche (in ordine alfabetico): Gigi Carlino, Antonio Greco, Alfredo Mangeli, K. Mazzotta , Salvatore Mazzotta.

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Può mantenere le promesse

ALFREDO MAGELI

Alfredo Mangeli è nato nel 1932 a Novoli, dove attualmente risiede. Figlio di contadini, frequentò le prime tre classi delle scuole elementari. Ne interruppe la frequenza in seguito ad un atto di ribellione manifestato come protesta per le cure particolari che l’insegnante, quotidianamente, in classe, rivolgeva ad alcuni “figli di papà” abbondantemente privilegiati anche durante le interrogazioni. Lavorò “in campagna” perché la famiglia “aveva bisogno”. Nel 1948-49, saputo della istituzione di un corso di scuole serali in seno alle scuole elementari del luogo e nello stesso istituto, ritornò tra i banchi, riuscendo in breve a conseguire la “licenza elementare” con ottimi voti sulla pagella.Aveva 13 anni, iscritto all’Azione Cattolica ne frequentava i locali e gli iscritti. Molti frequentavano le scuole medie inferiori e superiori, parlavano dei loro studi, dei loro professori, dei compagni di scuola. La “licenza elementare” conseguita con tanto entusiasmo gli si rivelò insufficiente, insignificante. Scoprì di possedere una scarsa cultura, di conoscere male ciò che conosceva, di parlar male, e desiderò sapere di più per esprimere ciò che pensava, in parole “importanti”. Proprio così, in parole importanti. (Ancora oggi il Mangeli pronuncia in un modo che sa tanto di soddisfazione ambiziosa tutte quelle parole che, chi scrive per farsi capire anche dalla servetta, evita di proposito).Cominciò con lo spendere i pochi soldi che i genitori gli davano come “assegno domenicale”, in grammatiche sulle quali prese a studiare le regole del parlar corretto, e in libri di letteratura. Il libro “Cuore” del De Amicis fu il primo e lo ricorda con particolare affetto, anche perché la sua personalità si presta si presta ad ogni accostamento deamicisiano. “Le mie prigioni” di Silvio Pellico fu il secondo libro che lesse, rubando il tempo necessario al sonno e al lavoro.In casa gli dicevano: “Ma che te ne fai dei libri, è inutile che tu leggi e scrivi. Ormai la tua vita è la zappa”.
Foscolo, Capuana, Pirandello, Deledda, Pascoli, Leopardi. Li cita a caso come gli si avvicendano nella memoria mentre ne parla, furono sue letture preferite.

I contemporanei non mi piacciono”, dice. “Forse perché non li capisco”.Trilussa, Di Giacomo e Cardarelli li ha letti, non tutte le opere naturalmente. Anche di Saba e Ungaretti ha letto qualcosa, per curiosità.
Intraprese lo studio del latino da solo, studiò il francese, e un giorno decise di presentarsi agli esami per la “licenza media”. Li superò nelle due sessioni di giugno e settembre 1960, meno di un anno fa.

(Testo illustrato con una poesia inedita intitolata “Sistemazione”)

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In LA GIUANNA, anno terzo, 17 luglio 196I, numero unico di attualità, umorismo, notizie e varietà, direttore responsabile Antonio Spagnolo, condirettori Gino Spedicato e Paolo Guadagno, redattore capo Ròiss (autore di numerosi testi non firmati). Sedici pagine (cm. 35X25) con testi vari firmati anche (in ordine alfabetico): Gigetto De Matteis, Antonio Greco, Paolo Guadagno, Alfredo Mangeli, Tonio Pellegrino, Fernando Sebaste, Gino Spedicato, Elio Valentini.

Published by rossiroiss, on giugno 17th, 2016 at 10:16 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

AD PERSONAM…FICOFORA: con Annotazioni prefa-introdut-torie

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A Riga in Lettonia

Testo parzialmente editato in un e-book da I Antichi Editori Venezia

PREMESSA – Non scriverò alcuna “excusatio” presupponendo come destinatarie donne lettrici che mi disapprovano come autore della silloge webizzata col titolo “Ad personam ficofora” e dei libri intitolati “MagniFicaMente”, “Carmina Vulvae” e “Vulvaepistolarium”, commercializzati fuori catalogo da Amazon http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&search-alias=stripbooks&field-author=Enzo%20Rossi-R%C3%B2iss e dalle librerie del www.maremagnumlibrorum.com. Autore anche di altri libri, già e-book, intitolati: “Oh Tania…la tua fica calda!“, “Diaryoticus“, “Chatericcio erotico teatrale feisbukato“
Nel 1313 è nato il Boccaccio autore del “Decamerone” e del brano che trascrivo – condividendolo – qui di seguito. “Troverai talora pagine lascive, intrecciate ad altre di contenuto sacro: a far ciò m’indusse l’opportunità dell’esposizione. Non per questo avrai a tralasciare la lettura del libretto, o averlo in orrore; anzi, perseverando, come quando, entrando in un giardino, tendi le tue eburnee braccia al fiore, dopo aver scostato le spine, così rimosse le parti oscene, farai tesoro delle lodevoli”. (sic! nel “De mulieribus claris”, indirizzato a Andrea Acciaiuoli di Firenze, contessa di Altavilla).
Il 2013 è stato l’anno 700° della nascita dello stesso Boccaccio (morto nel 1375). Colto come occasione per scrivere del DECAMERONE e per illustrare il suo Autore come intellettuale dotato di competenze grafiche, confezionatore di libri, editor ante litteram, in dimestichezza con l’editing, copista manu propria e divulgatore di testi altrui. Scrivendo, quindi, del Boccaccio prosatore, umanista, copista, editore (anche disegnatore, forse): scrittore erotico esemplare ed erudito.

L’ebook edito da I Antichi Editori Venezia

ANNOTAZIONE (1) – Ogni innamoramento ha inizio nel momento in cui si percepisce come campo magnetico la fisicità di chi comincia ad attrarci: si manifesta inequivocabilmente allorché tale fisicità emette ultrasuoni che ci orientano, quando ci conduciamo là dove possiamo avvicinarla, e ci energica, quando la contattiamo come centralina elettrica. Ogni innamoramento è, perciò, costituito da sensazioni fisiologiche interne che il cervello di ognuno elabora in percezioni mentali: traducibili in parole, però, soltanto da chi intrattiene rapporti ravvicinati e fertili con la virtuosità scrittoria creativa, sia poetica sia narrativa.

ANNOTAZIONE (2) – “Ad personam ficofora” è il titolo di una silloge poetica d’autore unico costituita da messaggi ad personam, mirati e composti in forma di strofe autonome di sei versi liberi: composti rispettando un schema scrittòrio prestabilito, con inclusioni semantiche argute, invenzioni lessicali (”ficofora” in primis!) e citazioni erudite.
Ogni strofa risulta similmente strutturata e numerata progressivamente a prescindere dall’ordine di scrittura, come in un “Canzoniere” (docet quello numerato 1-365 dal Petrarca), perché l’autore ha inteso costituire e orchestrare, così, un sistema ritmico per la lettura ad alta voce con pause obbligate.

ANNOTAZIONE (3) – Trattasi dell’impacchettamento di messaggi che simulano composizioni poetiche costituite singolarmente da strofe di sei versi liberi, a futura memoria di un innamoramento suscitato da una ficofora, prima inconsapevolmente e poi alimentato consapevolmente tanto da approvarlo e condividerlo come differenza nella quotidianità del proprio vissuto sentimentale. Appartengono all’insieme delle composizioni intitolate “Ad personam ” che comprende anche strofe “ispirate” da altre ficofore referenti, variamente rappresentative di rapporti sessuoerotici presuntivamente sperimentati oppure vagheggiati dall’Autore. Le une e le altre stimolino chi legge a commentarle compiendo esercizi scrittòrii sostanziati da esami comparativi.

A Venezia nel Teatro La Fenice

ANNOTAZIONE (4) – Scrivo per creare immagini nella mente di chi mi legge, anche non corrispondenti alle immagini che de…scrivo.

ANNOTAZIONE (5) – Le mie strofe versificate Ad Personam Ficofora sono “funzione” del poeta: oppure sono “finzioni” di un versificatore pervaso da un incontenibile desiderio sessuale insoddisfatto?
Le mie strofe versificate Ad Personam Ficofora sono virtuosimi scrittòrii eseguiti per semantizzare cristallizzazione sthendaliana: oppure frammentazione di un discorso amoroso solipsisistico, narciso, autoreferenziale?
Perchè le mie strofe Ad Personam Ficofora sono ordinate in successione numerata simulando variazioni formali, ingabbiate autonomamente e singolarmente in sei versi ?
La Ficofora “referente privilegiata” di ognuna delle mie strofe è una donna esistente soltanto nel mondo virtuale: oppure è esistita o esiste svirtualizzata anche nel mio vissuto quotidiano?
Posso incontrare tale Ficofora soltanto sememizzandola (sia versificata, sia aepistolata, sia webizzata), nominata deambulante nei libri che ho letto e scaffalato nella mia residenza abituale, e nei libri che ho scritto: oppure posso anche incontrarla e godermela fisicamente, considerandola portatrice di un eccellente futuro emozionale incognito, tanto da farmi dire (con parole di Cummings)“…mi piace il brivido di te sotto me così nuova” durante ogni amplesso?

ANNOTAZIONE (6) – Medito la scrittura di una aepistola che contenga il frammento che segue.
“Quando ci saluteremo alla fine del nostro primo incontro vis a vis, nel giorno dei nostri primi abbracci con amplesso, se non ci separeremo pervasi dal desiderio di riabbracciarci e riorgasmarci prima possibile, per dare inizio alla evoluzione della dicotomia, fisicizzata vis a vis inizialmente abbigliata, in unità taoista (1+1=1), integralmente denudata e progressivamente sempre più unificata da abbracciamenti corrisposti e gratificanti, ci destineremo a divenire ricordo esperenziale irrilevante archiviabile”.

A Venezia nel Palazzo dello Istituto Veneto con affaccio sul Canal Grande

Published by rossiroiss, on giugno 5th, 2016 at 7:05 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DELLA GOLIARDIA D’ANTAN REPERTATA NEL 1956 DA UN “PAPIRO” CARTACEO GRAFFITATO A FUTURA MEMORIA

In piedi i fufuri giornalisti Sergio Tinaglia (Bergamo) e Graziano Sarchielli (Grosseto), in Piazza Maggiore  a Bologna nel gennaio 1957

DELLA GOLIARDIA D’ANTAN REPERTATA NEL 1956 DA UN “PAPIRO” CARTACEO GRAFFITATO A FUTURA MEMORIA

DECALOGUS GOLIARDICO

(Trascritto dal “papiro” cartaceo – cm. 49×34 – lasciapassare goliardico di moi meme “matricola” della Universitas Urbini Studiorum: scritto, sottoscritto e annotato nell’anno 1956 da più gogliardi anziani fuoricorso, decretante Materasso II° Duca).

1) Coito ergo sum.

2) Memento facere 69 cum serva

3) Cave scolam sed non scolum

4) Si vis amoreggiare, prima regola est coitare

5) Si in deserto eris et puellam non habueris et cammellum non inveneris, bucicto in terra factum incula mundum

6) Gutta cavet ficam

7) Non esagerare cum seghis

8) Si vis in pentionem bene stare memento fottere filiam domini et non pagare

9) Si vis pacem para culum

10) xxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Graffitati sul retro alcuni enigmi numerici, più che formule. Exempla: (1=111=1276 1/2), (818), (717), (1-3-1-2- sovrapposti),(idem 100-101-100-1/2). Con alcune firme illegibili, il sillogismo “Lui è un figlio spurio della terra Pugliese”, un “Nunc ex semper”, un 69 con un 18 ravvicinati e raggiati, un 30 cancellato da una grande X sovrapposta, un fallo maxidimensionato tatuato con questo epigramma:

+ me lo -
+ me ne vengo -
x non venir + -
non me lo – +

Anno millesimo novecentesimo quinquagesimo sexto (1956) Segni Imperante (Antonio Segni, Presidente del consiglio dal luglio 1955 al maggio 1957), Ungheria in lutto (per i morti della insurrezione, 23 ottobre – 10/11 novembre), Inghilterra, Francia rompite di coglioni in Egitto (crisi Suez, invasione israeliana del 29 ottobre).

NOS sideri extracursi divinissimi laureandi, venerabiles aitas famelicissimi faseoli post magnem, sbafationem et caunas farmacias multas conducitas, ano matriculae explorato. Dammanus to ad epeusa processi et Decretamus Vincentinum de Rossiana gente male cacatum quasi fetentissimam matriculam cursus giornalismo. MATERASSO II° Duca. Alcune firme leggibili: Mario Iurla (farmacia), Gigi Volta (farmacia), Vittorio Buzzi, Rudy, Elvio Cavallucci, L. Faseo, Pippi, Checco Faliseta, Lapetta, Osear, Pino Cufunna, Michele Lorusso (lex)

ANNOTAZIONE – Esaminato semeioticamente tale mio “papiro” goliardico si autoconnota “sistema di segni” vaticinatore e preconizzatore di rapporti miei ravvicinati con l’eros e la scrittura erotica: destinato ad essere assecondato, manifestando e sviluppando compiutamente la mia individualità incontestabilmente già libera, libertaria e libertina. Docet a posteriori ognuno dei titoli della mia bibliografia erotica: Diaryoticus – Oh Tania, ton con chaud – MagniFicaMente – Carmina Vulvaae – Vulvaepistolarium – Ad personam ficofora – Chattericcio teatrale erotico feisbukato. Titoli linkati in Google. Pubblicazioni cartacee mercanteggiate dai librai con clientela per libri della categoria fuori catalogo, oppure e-book acquistabili tramite Amazon. Inequivocabile la collateralità della mia curatela di mostre d’arte intitolate “L’eros degli artisti”, “Priapeide”, “Vulveide in laguna”, “Priapeide vetrosa”, “Vulveide al Casinò”.

Il 1956 del “papiro” goliardico è anche l’anno di nascita (29 aprile a Milano) del quotidiano “Il Giorno” diretto da Gaetano Baldacci fino al 1959. Un giornale diretto poi da Italo Pietra fino al 1971, destinato a divenire la mia prima lettura quotidiana fino al 1976, anno della nascita di “la Repubblica”. “Il Giorno” da me frequentato a Milano durante gli Anni 1960/64 familiarizzando con Giancarlo Fusco che, ruolandomi giovane accompagnatore collega simbiotico, mi iniziò alla esplorazione e conoscenza del “mondo di notte” che si attivava nei night club, fallendo ogni tentativo per quanto riguarda il mio consumo di bevande alcoliche: compreso il Pastis 51 del brand Pernod Ricard suo consumo privilegiato.

Per la Festa della Matricola dell’anno 1957, “Il Giorno” fu affidato in gran quantità di copie agli studenti della Scuola di Giornalismo urbinate (me compreso), per la distribuzione gratuita che annoverò tra i più attivi anche il futuro scrittore Gianfranco Calligarich: (L’ultima estate – Posta prioritaria – Privati abissi – Principessa), Premio L’inedito nel 1973, Premio IDI nel 1996, Premio Bagutta nel 2012.

Published by rossiroiss, on maggio 12th, 2016 at 12:14 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

L’ARTISTICITA’ CARNEADE A GOGO’ IN UNA ABITAZIONE PRIVATA SELFIENOMATA “CASA MUSEO NANNIPIERI” STRAPAESANATA A SAN CASCIANO DI PISA

Della Casa Museo Nannipieri è possibile scrivere che non è un Museo, poiché è una Casa di civile abitazione edificata nel territorio rurale di San Casciano (Pisa), provvista di area verde padronale esposta alle intemperie. Le sue superfici parietali risultano patchworkate da oggetti materiali (o materiati!), bisognosi di assumere artisticità simulandosi esposti in un luogo così selfieartisticato da un individuo pisano scribente e teleoracolante nomato Luca Nannipieri (nato 1979), in duo con Patrizia Ennas (nata 1968) scolarizzata a Pisa da un Istituto Tecnico,  ex agente immobiliare (managing director – La tua casa s.a.s.) e mancato consigliere comunale a Vicopisano nel 2014 (Lista Civica). Nell’area verde circostante (8.ooo mq.), di proprietà privata, saranno allocate opere plastiche realizzate con materiali infrangibili, idrorepellenti e ignifughi. Non è stato deciso alcunchè per quanto riguarda eventuali graffiti sulla superficie muraria esterna. Tutte le opere sono state ricevute gratis, oppure in affido espositivo, sicuramente non mercimoniate.

Non è una Casa Museo perché è una residenza privata in tal modo artisticata:

con tutto di tutto quantunque, narcisisticamente… purché si teleguardi e teleascolti il Nannipieri e del medesimo si legga ciò che scrive… assecondando la sua vanagloriosità ad libitum museificata in location personale (familistica!?)… autoruolandosi teleministar del Caffè RaiUno… con audience mattiniera alle ore 6…masmediatizzato dai cronisti locali… approvato dai confinanti e dalla stracompaesaneità.
Non è un Museo poiché è una Casa, così presuntuosamente e ambiziosamente museicata. Una Casa esemplarmente…:1) incomparabile alla Fattoria Celle di Giuliano Gori insediata a Santomato di Pistoia, ad majorem arte ambientale gloriam; 2) – inimagginabile come generatrice di interazioni con la Fondazione Bonotto di Molvena (Vicenza) custodia dell’arte fluxus; 3) – infrequentabile dalla maggioranza dei creatori di manufatti artistici della poesia visiva et altro affine, archiviati in un capannone a Prato da Carlo Palli, disponibili per essere esposti ed eventati in Altrove da Chiunque & Ovunque: convenientemente accreditati, performa
nciati e promossi; 4) – incredibile come contenitore di plus valore a beneficio degli autori e delle opere esposte, “…di rilievo nazionale e internazionale” come nel frammento cronachistico pisano leggibile corsivato qui di seguito.

Sono coinvolti anche artisti di rilievo nazionale e internazionale, come Giannetto Salotti, le cui opere sono in vari musei italiani, Gabriella Furlani al cui fonte battesimale ha pregato Papa Benedetto XVI, Stefano Tonelli che ha stretto una sinergia artistica con José Saramago, premio Nobel per la Letteratura, e l’importante pittore dell’astrattismo classico Alberto Gallingani. Altri pittori e artisti coinvolti, che sono stati selezionati con molta severità tra le quasi 200 richieste di partecipazione, sono Gionatan Alpini, Daniela Billi, Marco Catellani, Orazio Cappello, Adolfo De Turris, Giada Fedeli, Ivan Vitale Lazzoni, Massimiliano Luzzi, Federico Marchese, Fabio Perla, Massimiliano Precisi, Stefania Sabatino, Tiziana Vanetti, Silviano Viani.


ANNOTAZIONE FINALE – Per leggere tutta la “cronaca” pisana cliccare questo link: http://www.gonews.it/2016/05/07/casa-nannipieri-casa-museo-aperta-tutti/ Sia memorizzato, poi, questo post considerandolo profezia dissensiente webizzata di un individuo scribente che ha già dato e ricevuto abbastanza dai rapporti ravvicinati e fertili con l’arte e l’artisticità: bio-bibliografato e bibliotecato (anche wikipediato) ad hoc. Altro sarà eventualmente scelto dalla posterità tra ciò che lascerò inedito ben custodito, perché altro mi sia dato postumo.

Published by rossiroiss, on maggio 9th, 2016 at 7:07 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati