Enzo Rossi-Roiss

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LE TENTAZIONI DI SANT’ANTONIO EVENTATE IN LOCATION ITALIANA

COME IN AMERICA FRANCIA E INGHILTERRA

(comunicato n.1)

Mat­thias Grü­newald, Ten­ta­zioni di sant’Antonio (pan­nello in­terno dell’Al­tare di Is­se­n­heim), 1515–20 circa, Col­mar, Mu­sée d’Unterlinden. L'opera rappresenta un episodio sul quale la pittura ritorna spesso: l'incontro tra Sant'Antonio Abate e San Paolo di Tebe, eremita anch'egli, che non va confuso con Paolo di Tarso, l'apostolo delle genti, il più attivo diffusore del culto cristiano presso i gentili, cioè le popolazioni di matrice non ebraica, quindi romani e greci.L'episodio dell'incontro tra i due eremiti viene narrato nella Vita Sancti Pauli, scritta da san Girolamo negli anni 375-377. Vi si narra l'incontro, nel deserto della Tebaide, di Antonio con il più anziano Paolo di Tebe. Il resoconto dei rapporti tra i due santi (con l'episodio del corvo che porta loro un pane, affinché si sfamino, sino alla sepoltura del vecchissimo Paolo ad opera di Antonio) vennero poi ripresi anche nei resoconti medievali della vita dei santi, in primo luogo nella celebre Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, che costituisce la fonte diretta dei pittori. Il quadro ricorda il sacrificio dell'abbandono, da parte dell'uomo santo, dei piaceri del mondo. Lo stuolo didiavoli rappresenta letentazioni che colpiscono anche gli eroi del Cristianesimo, che hanno scelto la strada della santità

Matthias Grunewald (1480 – 1528)

“Le tentazioni di Sant’Antonio” è il titolo di una esposizione d’arte, da allestire con opere create da artisti viventi, d’aprés “Tentazioni” dipinte o diversamente raffigurate da artisti di ogni epoca precedente. Una esposizione destinata a essere circuitata nelle locations con insediamenti di santuari e festeggiamenti annuali sant’antoneschi. ( http://www.rossiroiss.it/blog/?p=1126 )

Perchè accada ciò, sono disponibile come referente per quanto riguarda la realizzazione dell‘impresa: curando anche la pubblicazione di un catalogo e la promozione dell’evento insediato in una località con santuario sant’antonesco.

La curatela di tale expo intendo esercitarla rammemorando “Le tentazioni di Sant’Antonio” esposte nel 1947 negli Stati Uniti, poi riesposte in Francia e Inghilterra, con opere dipinte da 11 artisti selezionati per la cosiddetta “bisogna”, che elenco qui di seguito: Ivan Albright (1897-1983) – Eugene Berman (1899-1972) – Leonora Carrington (1917-2011) – Salvador Dalí (1904-1989) – Paul Delvaux (1897-1994) – Max Ernst (1891-1976) – Osvaldo Louis Guglielmi (1906-1956) – Horace Pippin (1888-1946) – Abraham Rattner (1895-1978) – Stanley Spencer (1891-1959) – Dorothea Tanning (1910-2012).

Esegeti e mallevadori: Marcel Duchamp (artista 1887-1968), Alfred H. Barr Jr. (critico d’arte 1902-1981 ) e Sidney Janis (gallerista 1887-1968) –

( http://www.rossiroiss.it/blog/?p=1182 )

L’esposizione, così generata, intendo allestirla con opere d’après rispettose delle strutture formali originarie, a cominciare da opere surrealiste d’aprés Carrington, Delvaux, Ernst, Tanning ( http://www.rossiroiss.it/blog/?p=1172 ): considerando esemplare il Dalì d’aprés Salvator Rosa, genitore successivamente di “Tentazioni” d’aprés Dalì (ultime le “Tentazioni” di Giuseppe Veneziano). (http://www.rossiroiss.it/blog/?p=1172 )

Tutto ciò prefigurando la progettazione di una sede espositiva permanente, con “Tentazioni” d’aprés, frammiste a “Tentazioni” non d’aprés omologhe oppure omologate da personalità prescelte ad hoc.

Nel prossimo comunicato risulteranno citati con nomi e cognomi i primi artisti disponibili a dipingere “Tentazioni” sant’antonesche per l’expo progettata, con eventuali adesioni di operatori e Associazioni culturali in sintonia.

Bernardino Parenzano (1437 – 1531)
Martin Schongauer (1448 – 1491)

Published by rossiroiss, on marzo 26th, 2016 at 2:18 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati