Enzo Rossi-Roiss

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DELLE FONDAZIONI AGENZIE DI SERVIZIO ESPOSITIVO COLLATERALIZZATO A VENEZIA AL TRAINO DEGLI EVENTI LOGOTIPATI “BIENNALE”

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E’ stato calcolato che durante il 2011, anno della Biennale Arti Visive,  a Venezia vi sono stati 2503 eventi  per un totale di 21.176 giorni di attività, contro i 2340 eventi con 13.769 giorni di attività del 2010. Il maggior numero degli eventi e l’aumento dei giorni di attività sono stati considerati effetto del trascinamento causato dall’evento Biennale Arti Visive.
Chi ha calcolato ciò, però, non ha specificato che numerosi degli eventi conteggiati risultano scaturiti dall’attività imprenditoriale e organizzativa di operatori privati che si attivano per darsi reddito e immagine logotipati dalla parola “Fondazione”, al traino dell’evento Biennale, sia Arti Visive sia Architettura: meritoriamente in alcuni casi, ambiguamente e parassitariamente in altri casi.
Non è stato specificato ciò perché chi ha calcolato il numero degli eventi e il totale dei giorni di attività non ha analizzato il fenomeno ragionando come qui di seguito risulta scritto ad hoc.

La parola “Fondazione” enfatizza e blasona perché si fa supporre portatrice di nobiltà no-profit: perciò è sempre più usata anziché la parola Associazione portatrice di proselitismo pragmatico e opportunismo fiscale.
Sia deambiguata, allora, cum grano salis, tale parola, considerando ambigua:

* ogni Fondazione che non risulti scaturita e controllata dalle Istituzioni Civiche,  destinataria di finanziamenti privati e governativi, come le veneziane La Fenice, Musei Civici, Di Venezia, Querini Stampalia, Bevilacqua La Masa;

* ogni Fondazione scognomata: non intestata come le veneziane Pinault, Cini e Prada;

* ogni Fondazione autoreferenziale generata da artista vivente intestata a se medesimo, sprovvista di organigramma dirigenziale  e amministrativo, che non risulta dotata di reddito autonomo derivante da possedimenti mobili e immobili personali;

* ogni Fondazione che illustra nel suo website tutti i componenti dello staff, ma non indica con nomi e cognomi il suo Presidente e i componenti del Consiglio di Amministrazione;

* ogni Fondazione marchingegnosa e surrogante, strutturata come agenzia di servizio pro reddito domestico di chi la attiva sprovvisto di credibilità professionale supportata da adeguato curriculum e riconosciuta autorevolezza specifica;

* ogni Fondazione che ha tutti i connotati di una Agenzia di Collocamento Opere d’Artisti Contemporanei in Expo Collettive Internazionali insediate a Venezia  e fierizzate in concomitanza con gli eventi de “la Biennale”  logotipate ognuna “Evento Collaterale”: organizzatrice di expo collettive sponsorizzate dal mercato dell’arte o dagli artisti espositori, intitolate in modo che possano essere replicate con la stessa titolazione riproposta come “brand” con opere di artisti di ogni nazionalità, diversamente clientelati particolarmente tra gli estremorientali;

* ogni Fondazione che si accredita no-profit, non considerando “profit” la promozione di tutti i componenti dello staff e il loro compenso mensile, integrato dal rimborso delle spese sostenute per viaggi et altro attinente l’attività personale relativa alla produzione e promozione di ogni evento.

Published by rossiroiss, on dicembre 19th, 2012 at 1:00 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati