Enzo Rossi-Roiss

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COME REDDITARSI A VENEZIA NEL RUOLO D’IMPRENDITORE ORGANIZZATORE DI MOSTRE D’ARTE COLLETTIVE INTERNAZIONALI

TEMATIZZATE CON TITOLAZIONI ANGLOFILE OMNINCLUSIVE

INSEDIATE IN LOCATION CON L’AFFACCIO SUL CANAL GRANDE

A Venezia ogni location, sia proprietà immobiliare pubblica sia proprietà privata, idonea per l’insediamento di una esposizione d’arte ha un costo di locazione, a prescindere da ciò che porta in dote come plus-valore l’expo al locatore. Perché le proprietà immobiliari veneziane, idonee per l’insediamento di esposizioni d’arte, comprese quelle chiesastiche, sono fonti di reddito come le souites alberghiere pluri-stellate dove è possibile pernottare con possibilità di amplessi condivisi da partenerships al seguito, oppure mercenarie assoldate.
Ciò significa che, a Venezia, è possibile redditarsi ruolandosi organizzatori o direttori di esposizioni d’arte collettive internazionali allestite in palazzi veneziani disabitati ben mappati, appositamente affittati e sub-affittati, soprattutto quelli in attesa d’essere trasformati in alberghi, con l’affaccio sul Canal Grande oppure col portone d’accesso posizionato su uno dei “campi” che si susseguono lungo uno dei percorsi affollati dai turisti in marcia da Piazzale Roma-Ferrovia a San Marco e viceversa.
”Come?”. E’ la domanda madre di ogni altra domanda successiva.
“Progettando e realizzando esposizioni collettive internazionali tematizzate da titolazioni omnisignificanti in lingua inglese per clientelare espositori paganti foresti in gran numero (tanti asiatici!); ibridando e contaminando più linguaggi e matericità; privilegiando la multidisciplinarietà; eventando e globalizzando tali expo con modalità comunicative standard omologate; assicurandosi la partecipazione blasonante (assoldata) di qualche Artista testimonial nel ruolo di “special guest” destinataria di un Premio alla Carriera, per la cosiddetta “bisogna” d’immagine mondanizzante e comunicazione massmediatica”. E’ la risposta, alla quale considero necessario dare seguito sintetizzando qui di seguito tre istruzioni essenziali.

ISTRUZIONE n. 1 – L’organizzatore, sia persona singola o personalità giuridica generata ad hoc (una Fondazione scognomata no-profit fisco-elusiva, oppure una Associazione Culturale no-profit), deve avvalersi dalla collaborazione di uno staff costituito da individualità giovani e di bell’aspetto (d’ambo i sessi): tutte poliglotte e ambiziose, in rapporto dialogico disinvolto e confidenziale con i lemmi “Tipologia” e “Modalità” durante ogni interlocuzione, sia verbale sia mailata, con chi manifesterà interesse a stabilire relazioni con la Organizzazione che le redditerà con rimborsi spese, rispettando il no-profit strumentale che connota e fiscalizza i costi & ricavi indotti.
ISTRUZIONE  n.2 – La tipologia espositiva più redditizia deve essere scelta tra le tipologie più inclusive, perché risulti adeguatamente remunerativa, consentendo l’acquisizione di clienti espositori eterogenei di ogni sesso, tra chi non ha mai esposto in una location veneziana i propri oggetti materiali artisticati, presuntivamente dotati  di pertinenze estetiche.
ISTRUZIONE n 3 – La titolazione deve risultare costituita da tre parole omnicomprensive, plurisignificanti e globalizzanti, scritte in ogni lingua, come “Volumi – Ideazioni – Emozioni” (per es.): tre parole destinate ad assumere le caratteristiche di un “brand”.

Ideazioni – Azioni – Emozioni – Una triade semantica proposta come formula magica (Apriti Sesamo!) per entrare nella grotta che contiene il tesoro delle curatele che costituiscono il Sistema dell’Arte e generano notorietà  con reddito parassitario indotto e collaterale: organizzando esposizioni d’arte, realizzando allestimenti artisticati e mercanteggiando oggetti materiali presuntivamente dotati di artisticità.
Ideazioni – Azioni – Emozioni
- Una triade semantica onnicomprensiva e polisignificante, dotata di carica simbolica assemblata presupponendo la sua deflagrazione in un’area metaforica più ampia possibile, perciò a grappolo e globalizzante, per emblematizzare e giustificare iconicità e aniconicità differentemente concepite e polimateriate.
Ideazioni – Azioni – Emozioni
– Una triade semantica la cui deambiguazione scrittoria può essere approcciata anche attivando giovani d’ambo i sessi di bell’aspetto e portamento, neolaureati/e in filosofia con nozioni relative alla storia dell’arte, in cerca di notorietà e autorevolezza curatoriale portatrice di reddito, idonei per il compimento di esercizi scrittòri esegetici di puro servizio prefazionale, uguali identici a esercizi omologhi già compiuti da chi gode notorietà perché dotato di autorevolezza e reddito curatoriale.
Ideazioni – Azioni – Emozioni
– Una triade semantica intercambiabile con: Liberté-Egalité-Fraternité (la Rivoluzione Francese), Padre-Figliolo-Spirito Santo (la Trinità), Fede-Speranza-Carità (le Virtù Teologali), Inferno-Purgatorio-Paradiso (le Cantiche Dantesche), Aglaia-Eufrosine-Talia (le Grazie), Era–Atena-Afrodite (le Dee), Cloto-Lachesi-Atropo (le Parche), Giove-Tinia-Jahveh (stesso dio diviso in tre), Giove-Giunone- Minerva (La Triade Capitolina).

Sotto a chi tocca! La popolazione stanziale a Venezia diminuisce di anno in anno. Le location disabitate sono numerose e inutilizzate. E’ possibile “usarle” come location espositive collaterali alle Biennali, sia dell’arte sia dell’architettura, (pagando il dovuto…ovviamente!).

Published by rossiroiss, on dicembre 5th, 2012 at 8:45 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati