Enzo Rossi-Roiss

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DELLA MANCATA ECO WEB-MASS-MEDIATICA DI UNA MOSTRA D’ARTE ALLESTITA A MOSCA

CON OPERE DI CHRISTIAN BALZANO – FRANCESCO ATTOLINI – LOLITA TIMOFEEVA

http://www.facebook.com/note.php?note_id=10150348325903473

Che cosa scrivere della esposizione d’arte dei tre artisti eterogenei diversamente curriculati (Francesco Attolini, Christian Balzano e Lolita Timofeeva) che hanno la casa e l’atelier in Italia, allestita a Mosca nella MI Rudomino All-Russia Biblioteca di Stato, promossa autarchicamente e accreditata da una curatela single italiana autoreferenziale: massmediatizzata soltanto nel web con un comunicato stampa in lingua italiana postato e ripostato in alcuni blog amicali?
Do seguito a ciò che ho scritto per il post DELLA TIMOFEEVA BIENNALIZZATA A MOSCA IN UNA BIBLIOTECA NOMATA “MI Rudomino Russia”
(http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2680617.html), scrivendo che risulta scritta tutta in lingua italiana la web-eco suscitata da tale esposizione, ignorata dagli addetti ai lavori della comunicazione artistica in lingua russa, perché è stata penalizzata dalla promozione autarchica e dalla monocuratela autoreferenziale italiana priva di relazioni con addetti ai lavori della critica d’arte russofona.
Diversamente dalla esposizione personale di Ilze Jaunberga, intitolata EVVIVA CARNEVALE!, allestita nell’Art Space Riga in Lettonia (http://www.facebook.com/event.php?eid=154066234683931), accreditata dalla curatela di un doppio misto, composto da personalità diversamente e proficuamente relazionate ognuna col Sistema dell’Arte, sia in Lettonia sia in Italia, ognuna con testo inedito originale catalogato, scritto ad hoc (e per l’occasione espositiva) nella propria lingua.
Cliccare i link che seguono per verificare: http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2687720.html

Published by rossiroiss, on settembre 29th, 2011 at 1:29 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

TRATTASI DI UN LIBRO DELLA CATEGORIA DAN BROWN

CON OMICIDIO-SUICIDIO MISTERIOSO NEL SALENTO PER LETTORI AGOSTANI ACCASATI IN VILLAGGI VACANZE

http://www.facebook.com/note.php?created&&note_id=10150312439513473
http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2677326.html
http://www.iantichi.org/node/593/edit

Ho ricevuto in dono un libro costituito da tante pagine quante risultano le pagine di quattro libri de La Biblioteca di Repubblica: allegati uno ogni sabato al quotidiano. Esempio: Arthur Scnitzler n.3/112, Herman Malville n.8/112, Marcel Proust n.12/128, Oscar Wild n.14/128: totalizzano 480 pp. Il libro che ho ricevuto in dono totalizza 494 pp. Lo ha scritto Enzo Varricchio, s’intitola Quell’estate prima della fine del mondo, lo ha pubblicato Giuseppe Laterza, editore barese come l’autore che si reddita esercitando la professione dell’avvocato: animalista, vegetariano, in rapporto ravvicinato con lo Yoga.Non è il diario di una vita eccezionale, né l’autobiografia di un uomo eccezionale.
È il prodotto letterario di un pugliese ostinato nel soddisfare il bisogno personale di conoscenza e accrescimento culturale, in dimestichezza con la scrittura letteraria. Un contenitore cartaceo divulgatore di un melting pot etnico-culturale, farcito con digressioni e citazioni iperdialogate che zibaldonizzano ciò che l’autore ha “imparato” accumulando il suo capitale di conoscenza libresca e conoscenze socio(anche logiche)-politiche-mondano-artistiche-economiche etc, fino allo scrittore Moccia e  all’attore corregionale Scamarcio.
Trattasi di un libro di narrativa della categoria Dan Brown per il Grande Numero  la cui lettura si arruffiana il lettore di pagina in pagina conducendolo in un iper luogo nomato Rosadimare (il più bel fiore e il liquido primordiale), villaggio vacanze per benestanti insediato sulla costa salentina adriatica nel territorio comunale di Ostuni. L’autore lo ha scritto eccellendo, in alcuni capitoli, nella costruzione di analogie provviste del “come” che esemplifico campionariate, dopo averle  sottolineate:

-         rincoglionito e frustrato come un granchio sbattuto nel secchiello p.36

-         come vecchie cianfrusaglie ritrovate negli scatoloni in soffitta p.38

-         come due paracadustiti impigliati sul ramo di un albero p.41

-         come un astronauta sganciato fluttuo nel vuoto p.52

-         si dissolvono nella notte come punti neri nell’inchiostro p.71

-         grondare sudore come un eschimese incarcerato da un’ora dentro un hammam p.82

-         ammosciato come un pupazzo la cui carica sia terminata p.287

-         per insufflargli ossigeno, come il soffio divino che dà la vita p.314

-         da cui si può uscire, come si esce da un brutto sogno p.427

-         nero come un gigantesco moscone p.479

-         lottano nel cielo come dronghi asiatici a difesa del nido p.479

Ho ricevuto in dono, quindi, un libro che contiene più libri che hanno per argomento la costa salentina nel periodo delle vacanze estive, la popolazione pugliese con i suoi riti e i suoi miti, la microstoria locale di ogni “loco” tra i due mari (Adriatico e Jonio) – come risulta riassunta esemplarmente nel cap.XV da pag. 343 in poi: astuzie utilizzate come bigiotteria, per adornare con esercizi di scrittura erudita un intreccio narrativo del genere giallo-esoterico-codicedavinci con suicidio-omicidio iniziale e soluzione finale di ogni mistero (quasi), metaforicamente (in)quadrata in un cerchio, destinato a risultare datato dai riferimenti a fatti e personaggi della cronaca più recente.
Siccome alcuni PM sono impegnati in ulteriori indagini, però, chiunque abbia letto (oppure leggerà) questo libro, eviti (comunque) di conversare al telefono con chiunque voglia commentare i fatti narrati come fatti realmente accaduti a Rosadimare: poiché …tutto inizia e finisce in questo luogo, durante le 24 ore di una giornata ferragostana. Assenti giustificati  la Daddario, Valter Lavitola e Gianpi Tarantino di tutt’altre trame narrative argomento e protagonisti.
Pag. 481 – Un giallo avvincente, meglio di Brembate, Avetrana, Perugina e Garlasco messi insieme: una bomba, dieci morti, tra i quali un alto magistrato e due minorenni, barbaramente assassinate, con tanto di setta satanica come ciliegina sulla torta. A pag 431 il riassunto della trama.

Published by rossiroiss, on settembre 15th, 2011 at 8:07 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

AUJOURD’HUI POÈTE MOI AUSSI… POUR MOI MÊME

Ho conosciuto un uomo che a cominciare dal 14 settembre 2011 inizierà a vivere il suo 75° anno in buona salute, come tutti gli altri anni precedenti, mai badato da persona diversa da se stesso.
“Io ho già vinto!”, mi ha detto. “Ho già vissuto tanto quanto ho desiderato vivere e a modo mio per sopraggiunta. Ostacolato da chi mi ha invidiato e disapprovato. Fortunato, però, durante ognuno dei miei giorni no. Suscitando e sperimentando innamoramenti irreplicabili  che hanno connotato il vissuto di chi li ha condivisi e goduti in rapporto ravvicinato col mio vissuto. Ogni altro anno successivo al 75° lo vivrò considerandolo un premio per ciò che ho creato e dato scrivendo, per ciò che ho determinato in altri/e che hanno creato e dato stabilendo con la mia creatività scrittoria rapporti fertili di ogni tipo”.
Il testo che segue lo ha scritto quest’uomo, compiendo un esercizio di scrittura versificatoria omologa alla mia, a futura memoria di un giorno genetliaco trascorso in mia compagnia, con l’intenzione di omaggiare la conoscenza reciproca alla quale abbiamo dato inizio, ruolandoci esecutori testamentari l’uno dell’altro e viceversa, come specificherò scrivendo altro ad hoc.
Ad majorem scrittura poetica gloriam!

Ho una età raggiunta la quale perfino un cardinale

termina la sua carriera pubblica ed è sostituito

da un cardinale più giovane nel governo della diocesi.

Straniero a me stesso ho viaggiato esplorando in solitudine

spazi altrui ininterrottamente in buona salute

durante i 74 anni già vissuti profittevolmente.

Ho visitato luoghi e conosciuto persone diverse

suscitando innamoramenti e innamorandomi in ogni età.

Ho esaminato realtà sociali simboliche

smontando credenze e illusioni con emozioni

Ho amato donne diverse innamorato di ognuna diversamente.

Ho negato l’esistenza delle verità assolute

senza riuscire mai ad avere una visione d’insieme

alle prese con lo spazio sconnesso da realtà globali.

La difficoltà della comprensione critica dei sentimenti miei e altrui

ha alterato la mia percezione dei fatti e delle persone

la deambiguazione delle relazioni sociali e sentimentali

refrattario a ogni forma di appartenenza fisica e ideologica.

Ciò che mi sopravviverà di ciò che ho scritto e pubblicato

mi sopravviverà a prescindere dalle opinioni

di chi risulterà mio coetaneo/a o contemporaneo/a.

Published by rossiroiss, on settembre 14th, 2011 at 5:49 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati