L’AFFAIRE MARESCALCHI
NEL GIORNO DEL SUO RINVIO A GIUDIZIO
PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA ET ALTRO DISDICEVOLE
ITALO SPAGNA MI HA DENUNCIATO PER DIFFAMAZIONE
Hanno la stessa data 4 marzo 2010 tutte le notizie relative al rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta di Italo Spagna, bolognese nato nella penisola salentina (a Lequile/Lecce 65 anni fa), pervenuto al mercanteggiamento di opere d’arte di Autori Noti dopo aver sposato la figlia di Mario Marescalchi, l’ex barbiere divenuto gallerista di successo in via Mascarella a Bologna.
Ha la stessa data (ironia della sorte…sia così detto e scritto!) il verbale del carabiniere V. Brig. Rosario Cerasuolo nel quale mi si notifica che sono indagato per il reato p.e p. dell’art. 595 C.P. (diffamazione a mezzo stampa), a seguito di denuncia sottoscritta dal medesimo Italo Spagna.
“Truffa della Marescalchi”, accusa di bancarotta per Spagna. Avrebbe sottratto 15 milioni. Chiesto il processo per il titolare della galleria (Corriere della Sera) – Marescalchi, spariti sedici milioni, chiesto il giudizio per bancarotta (la Repubblica) – Spagna fece sparire capolavori di Chagall, Morandi, Dalì. Accusa di bancarotta per l’ex titolare della Marescalchi (Il Resto del Carlino). Sono questi alcuni titoli della giornata 4 marzo 2010.
Le gallerie Marescalchi a Bologna e Cortina, campo dei miracoli per collezionisti pinocchi e allocchi: è il titolo del testo incriminato, diffuso come post webizzato nel mio sito: www.rossiroiss.it/…/le-gallerie-marescalchi-a-bologna-e-cortina.html
Alla richiesta di indicare un avvocato mio difensore di fiducia, ho dichiarato di ritenere ciò inutile, considerando “temeraria “ l’iniziativa dello Spagna. Il V. Brig. Cerasuolo, allora, ha telefonato una richiesta specifica (n.2971) all’Ufficio Centrale Difensori d’Ufficio di Roma che ha nominato mio difensore d’ufficio l’Avv. Valentina Merlo del foro di Bologna. Buon pro gli faccia… tutto ciò agli avvocati che dovranno “parcellare” il non luogo a procedere a mio carico… non sussistendo il reato.