Enzo Rossi-Roiss

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MOI MEME A VENICE… OVVIAMENTE!

Poichè ho scelto Venezia come mia ultima dimora terrena e vi risiedo stabilmente da alcuni anni ben mappato, non dovessi morirvi, ho già scritto per stabilire che desidero tornarvi ridotto in ceneri ed essere disperso nelle acque lagunari tra le isole Murano e Torcello.
Ricordo di essere arrivato a Venezia per la prima volta, percorrendo il Ponte della Libertà a bordo di una Citroien DS Squalo guidata dal suo proprietario: il pittore Roberto Crippa (1921-1972). E’ accaduto nel giugno 1964, per partecipare al vernissage e alla inaugurazione della 32a Biennale D’Arte che avrebbe premiato la Pop Art (20 giugno – 18 ottobre): Roberto Crippa nel ruolo di pittore protagonista di una esposizione personale allestita in una sala del Padiglione Italia ai Giardini, io nel ruolo di giovane scrittore/giornalista in rapporti amichevoli col Crippa e suo ospite, non soltanto nella Citroien DS Squalo, ma anche nell’Hotel Bonvecchiati. In una camera del quinto piano (la n. 556) dove ho scritto questi versi, durante le ore notturne per propiziarmi il sonno.

tre orologi segnano la stessa ora mai
contemporaneamente e ne conto i colpi
tre volte a mezzanotte sveglio in un letto
enorme matrimoniale al quinto piano
mentre fuori piove su 22 cupole e
campanili visti dalla finestra in un albergo
che non aiuta a riposare chi lo abita
solo con un carico di sentimento
…………………………da smaltire


Scrivo ciò perchè sia ricordato nel giorno della mia ultima navigazione nelle acque della laguna veneziana, o del mio ultimo viaggio portato a Venezia per essere disperso nelle acque lagunari.

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A spasso per l’isola San Michele
Divagazioni sepolcrali tra urne e cipressi

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Published by rossiroiss, on aprile 8th, 2013 at 8:53 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati